Trovo ci sia poco da dire sulla importanza della dose “booster” della vaccinazione anti-COVID. Siamo ad una raccomandazione estesa. Siamo in piena quarta ondata. Le notizie di questa nuova ondata, nelle scorse settimane, arrivavano da nazioni a noi vicine come Austria, Svizzera e Germania, nazioni che avevano, in questi ultimi mesi, un approccio sicuramente meno severo del nostro alla pandemia. Inutile annullare questo vantaggio con polemiche che lasceranno i più deboli all’ospedalizzazione (sperando non alla morte). Un virus non ha un cervello ma ha una precisa meccanica replicativa e si limita ad infettare. Non c’è un motivo razionale perchè un virus non ha un cervello senziente come noi lo intendiamo, ma ha un quasi perfetto metodo replicativo e rapido. Meno virus, meno repliche, meno probabilità di varianti aggressive (chissà quali e quante sono le varianti innocque già in circolazione).