Vi invito a leggere questo report pubblicato da EPICENTRO che fornisce un quadro abbastanza chiaro del problema delle cadute in età avanzata.
https://www.epicentro.iss.it/incidenti-domestici/rischi-cadute-anziani
Posso raccontarvi quanti Pazienti in età avanzata ho seguito in U.O. Riabilitazione Specialistica, davvero tanti e con molte patologie associate che, in diversi casi, sono state la causa di un esito infausto riabilitativo ma anche causa di exitus. Ricordo poi quale impatto possa avere la presenza di un anziano disabile motorio (ma anche mentale) in famiglia, frequentemente ad evoluzione peggiorativa istantanea, “a gradino”, con l’evidenza di un quadro di demenza non noto (in buona fede) fino all’evento traumatico, sia ai propri cari che agli amici e conoscenti, perché nascosto.
Un anziano spesso mette in atto dei meccanismi “difensivi”: non parla di eventi recenti perché ricorda meglio quelli passati, non vuole essere contraddetto perché spesso non riesce ad argomentare, non ama lasciare i propri ambienti perché solo lì si muove a suo agio, non ama uscire e incontrare altre persone perché teme di trovarsi in difficoltà in caso di domande o perché non riconosce volti una volta a lui famigliari.
Negli esempi descritti non riconoscete la storia di qualche anziano a voi più o meno vicino? Se si, sarebbe meglio correre ai ripari vigilando sulle sue attività per ridurre, ad esempio, il rischio di cadute accidentali (via tutti i tappeti e tappetini, via gli ostacoli al cammino e se necessario esortare l’anziano ad usare un girello, senza vergogna, sia in casa che fuori casa).